I calciatori del Real Madrid, in questo periodo, devono tenere la concentrazione al massimo. I Blancos allenati da Carlo Ancelotti, infatti, sono ad un passo dalla famigerata e sospirata decima Champions League della loro storia e sono pronti ad affrontare un finale di Liga che può ancora regalare sorprese in positivo.

Abbiamo focalizzato il seguente discorso sulla concentrazione perché, ad essere molto comprensivi, questo potrebbe essere l’unico alibi a disposizione di Cristiano Ronaldo per giustificare il suo ultimo gesto, non proprio nobilissimo, per giunta compiuto ai danni di un bambino.

Passiamo ai fatti che si sono svolti lo scorso 4 maggio: il campione portoghese, in procinto di entrare al Bernabeu per giocare la partita contro il Valencia, terminata con il risultato di 2-2, durante la quale ha anche segnato uno spettacolare gol di tacco, ha intravisto un piccolo tifoso avvicinarsi a lui; CR7, però, non solo non l’ha degnato minimamente di un’attenzione ma il piccolo supporter è stato anche allontanato prontamente dalla security neanche si fosse trattato di un hooligan gonfio di birra.

Come possiamo vedere nel video che apre l’articolo, le conseguenze di questo gesto insensibile sono state inevitabili: il bimbo, abbracciato presumibilmente al padre, è scoppiato in lacrime per la delusione (e considerata anche la giovanissima età probabilmente avrà anche cambiato squadra).

A questo punto del pezzo, sarebbe molto facile scatenarsi con la solita retorica, parlando a vanvera di campioni viziati, strapagati e bla bla bla. Cristiano Ronaldo, sicuramente, vedrà questo video e rimedierà al più presto al suo antipatico gesto (e non è neanche il primo che fa).

Questo video, però, si spera che si riveli utile anche a tutti gli altri calciatori che, invece, di lanciarsi in trattative con gli ultras dovrebbero dedicarsi un po’ di più, anche quando la concentrazione è al massimo, alla vera parte pulita del calcio che sono, appunto, i piccoli tifosi.

Certo, il pensiero ora corre ai mini-tifosi della Juventus che hanno offeso il portiere dell’Udinese, durante la partita di campionato che si è giocata lo scorso 1° dicembre.

Nessun cambio di opinione: anche in casi come quelli, la colpa è degli adulti.

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